Veden_Kuu_Henki |
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| E' un fatto che mi è capitato un po' di tempo fa, che può sembrare banale ma mi lascia con un po' di interrogativi.
Una sera stavo lavorando, e un tavolo che stavo seguendo composto da madre, padre e due figli di cui uno piccolo nel seggiolone, aveva finito di mangiare. Mi avvicino per prendere l'ordine dei caffé, e il bimbo nel seggiolone comincia ad agitarsi, dopo più di un'ora che se ne stava seduto - comprensibile.
Allora la madre gli dice: "Non fare i capricci, se no la signorina si arrabbia!". Io mi volto, ed esclamo: "Io? Io non mi arrabbio...".
Il padre mi lancia un'occhiata come quelle quando si rovina il piano di qualcuno, e - forzatamente dice al bimbo: "Beh, forse la signorina non si arrabbia, ma il papà sì." Io prendo i caffé e vado via.
Ora: quante volte si sentono da alcuni genitori frasi di questo tipo? Molte. Non sono ancora madre, mi auguro di diventarlo un giorno, ma in linea di principio trovo sbagliato rifilare la colpa a qualcun'altro piuttosto di spiegare perché e per come. Non dico che mi abbia dato fastidio perché abbia messo la responsabilità nelle mie mani - tanto quelle persone non le vedrò probabilmente più. Semplicemente, trovo che nel momento in cui si attribuisce la colpa a qualcun'altro per intimorire il bambino, si stacchi quel cordone che tiene unito il rapporto genitore-figlio, ci sia mancanza di dialogo... e funge solo ad esempio delle molte cose considerate "normali" nell'educazione, che invece normali non sono per niente.
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