Storia Dei Tarocchi, qualche nozione storica.

« Older   Newer »
  Share  
Veden_Kuu_Henki
icon13  view post Posted on 27/8/2008, 23:51




.: Storia Dei Tarocchi :.

Sulle origini dei Tarocchi esistono molte teorie, più o meno verosimili ma la certezza della loro presenza in Italia risale all’incirca al periodo dei Visconti.

Secondo la teoria più considerata dal punto di vista –diciamo- occulto, i Tarocchi sono nati dall’interpretazione in immagini dei significati più profondi di alcuni ideogrammi egiziani appartenenti ad un libro, detto “Libro di Thot”, composto da settantotto pagine dorate, ritenuto l’unico volume scampato dal famoso incendio della Biblioteca d’Alessandria. E’ proprio questa teoria che alcuni occultisti francesi, come Court de Gebelin ed Etteilla, prenderanno come la più attendibile, nonché l’inglese Aleister Crowley, vissuto durante l’era vittoriana e creatore appunto del “Libro di Thot”.

Un’altra supposizione è stata fatta osservando i cosiddetti “semi” dei mazzi di Tarocchi più diffusi, ovvero Bastoni, Coppe, Spade e Denari: carte simili sono state ritrovate presso le popolazioni Arabe, e datate XIV – XV secolo. L’occultista francese Eliphas Lévi, che durante il Romanticismo introdusse appunto i Tarocchi in Magia come tecnica divinatoria, sosteneva invece l’idea che solamente gli Arcani Maggiori fossero stati tramandati dagli Arabi, notando che il loro numero di lettere nel loro alfabeto corrispondeva a quello delle carte più importanti del mazzo, cioè ventidue.

E’ tuttavia la prima supposizione riguardo all’origine Araba quella ritenuta più valida: gli Arabi infatti popolavano in quel periodo la Sicilia , e non sarebbe da escludere che le carte dei “semi”, ovvero gli Arcani Minori, fossero arrivate fino nel Nord Italia, presso le famiglie dei Visconti e degli Sforza. Proprio qui che gli Arcani Maggiori videro la luce. Donati alle due famiglie milanesi probabilmente in occasione di eventi quali matrimoni, i Tarocchi viscontei risalgono circa al 1440. Tre sono i mazzi tenuti in considerazione, poiché sono quelli che vantano del maggior numero di carte ritrovate, tra i quali quello dipinto da Bembo.

In seguito, verso il XVI secolo, al tempo della conquista francese della Lombardia, un foglio di Tarocchi in stampa litografica fu importato dall’Italia alla Francia, dove ebbero di seguito origine i Tarocchi di Marsiglia, la base più pura e ricca di simbologie dalla quale molti artisti e studiosi hanno preso esempio per dare una loro interpretazione e creare mazzi con diverse raffigurazioni fino ai giorni nostri. Fu così che in Francia si vide la moltiplicazione delle case produttrici di Tarocchi, mentre la tradizione lombarda si spense poco a poco per essere ripresa qualche secolo più tardi, lasciando cadere un velo sull’origine italiana di queste Carte.

La loro composizione “classica”, nonché quella dei Tarocchi di Marsiglia, consta in 78 carte, divise in 22 Arcani Maggiori (chiamati in origine “Trionfi”) e 56 Arcani Minori, i cosiddetti “semi”.

Gli Arcani Maggiori sono il gruppo più importante, di maggior forza significativa. I soggetti e la loro disposizione non furono scelti a caso: infatti, il gruppo vuole “raffigurare” l’Universo nel suo insieme, nonché l'essere umano inteso come microcosmo ("Quod est superius est sicut quod est inferius, et quod est inferius est sicut quod est superius"). Si parte dal Matto, di numero 0, e il Mago, seguito dai diversi livelli di potere, sia temporale (Imperatrice e Imperatore), che spirituale (Papa e Papessa). Poi vengono gli stadi della vita e condizioni umane, come gli Amanti, l’Eremita e l’Appeso, le virtù teologali (Giustizia, Temperanza, Forza), le paure quali la Morte e il Diavolo, fino a risalire il cosmo con le Stelle, la Luna ed il Sole, per arrivare al Giudizio (ovviamente Universale), ed il Mondo, che è interpretato come l’Universo nel suo insieme.

I 56 Arcani Minori, a differenza dei Maggiori, sono stati più largamente soggetti a diversi stili di raffigurazione, proprio perché un cambiamento nella raffigurazione dei Trionfi avrebbe portato anche a un sostanziale cambiamento del loro significato più profondo. I semi sono oggi usati prevalentemente a scopo ludico, con uno stile, soprattutto in Italia, che varia da regione a regione.

 
Top
0 replies since 27/8/2008, 23:51   289 views
  Share