Pitagora e i pitagorici, i numeri e la metafisica

« Older   Newer »
  Share  
Veden_Kuu_Henki
view post Posted on 30/11/2008, 16:15




Pitagora è forse uno degli esempi più rilevanti di quanto uno degli aspetti considerati – soprattutto ai nostri giorni – più concreti della vita umana, come i numeri, rimandasse simbolicamente a qualcosa di superiore ad essa, a delle leggi che la governassero: i Pitagorici furono una delle prime scuole a mantenere un ermetismo negli insegnamenti, di carattere appunto esoterico. E specialmente nella filosofia esoterica si trova quell’aspetto simbolico, in parte vincolato dall’ovvia necessità di deviare la comprensione di taluni aspetti solamente ad un’élite e non a tutte le persone indistintamente.

La varietà dei numeri naturali (1, 2, 3...) veniva vista dai pitagorici come la chiave interpretativa di tutte le differenze umane e materiali. Le risposte alle domande esistenziali e metafisiche veniva quindi risolta attraverso lo studio dei numeri, ad ognuno dei quali apparteneva una specifica "personalità". All'inizio la loro filosofia si basava essenzialmente sui riferimenti concreti (i quali si usano tutt'oggi in matematica); fu in un secondo momento secondo alcuni, nello stesso momento ma in modo esoterico secondo altri (con la quale idea mi trovo personalmente d'accordo) che cominciò a delinearsi più in astratto, ottenendo valore mistico (la nascita della numerologia è da attribuirsi anche a Pitagora).

Ecco una tabella relativa ad alcune corrispondenze numero-significato.

1 MONADE (unità) - il generatore degli altri numeri, la Ragione
2 DIADE (diversità, opinione) - primo numero femminile
3 TRIADE(armonia, unità+diversità) - primo numero maschile
4 (giustizia, retribuzione) - l'equilibrio
5 (matrimonio) - numero maschile + numero femminile
6 (creazione) - numero maschile + numero femminile + 1
10 TETRAKTYS - l'Universo, il Tutto


Il Tetraktys era considerato un numero sacro, dato dalla somma di 1+2+3+4: rappresentava quindi il tutto, combinandosi le personalità dei primi 4 numeri davano origine all'intero universo. Si ricorda che addirittura arrivarono ad ipotizzare nella loro visione cosmologica la presenza di un decimo pianeta per far quadrare il mondo sovralunare.

image



Della scuola pitagorica, Alcmeone e Filolao contribuirono a dare una visione ulteriormente simbolico-qualitativa a ciò che Pitagora insegnava. Effettivamente, anche Pitagora dava piùì importanza a questo aspetto numerico, tuttavia dalla matematica e dalla scienza moderna post-galileiana è stato riconosciuto maggiormente l'aspetto quantitativo.

L'opposizione Pari ed Impari(Dispari) fa parte proprio della visione numerico-simbolica. Così come avviene nel campo dei numeri, anche le variegate opposizioni cosmologiche possono essere ricondotte ad una Opposizione principale, matrice di tutte le altre, che possono esser indicate con nomi diversi, come si può ricavare dalle esemplificazioni di Alcmeone e di Aristotele stesso. Quindi, un unico filo conduttore attraversa e unifica tutte le qualità cosmologiche indicate come: luminose, diurne, maschili, calde, solari, tendenti alla forma (limite) e alla quiete (centripete).... Lo stesso dicasi per le qualità contrarie: oscure, notturne, femminili, fredde, lunari, tendenti all'informale (illimite) e al moto espansivo (centrifughe).

Quindi tutte le energie cosmiche e gli enti che derivano dalle due opposizioni principali, benché considerati benefici o malefici secondo i diversi punti di vista, concorrono in qualche modo all'equilibrio del Tutto e a tal fine parimenti necessari.



Fonti:
http://www.estovest.net/tradizione/pitagoricanumeri.html
http://mathgym.com/history/pythagoras/pythnum.htm
 
Top
0 replies since 30/11/2008, 16:15   434 views
  Share