=.:Alchimista:.= |
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| è una cosa che ho pensato un giorno tanto tempo, fa... ovviamente non è scientificamente applicabile, nel senso che se si sostituiscono i valori delle variabili non tornano più i conti, come mi ha fatto notare qualcuno, ma in realtà ho usato la "metafora matematica", se così la possiamo chiamare, solo per spiegare un concetto... assecondatemi, please!
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Se Dio è Infinito, allora Infinito può essere sinonimo di Dio.
Se Dio è Perfezione, allora Perfezione può essere sinonimo di Dio.
Quindi:
Infinito = Dio = Perfezione
Quindi:
Infinito = Perfezione
Ora, ricordando le care vecchie lezioni di matematica della mia "adorata" prof.ssa Breoni, se la memoria non m'inganna, nelle funzioni si diceva così:
(che si legge: X che tende ad infinito) ==>
Cioè se X tende ad infinito significa che X è uguale ad infinito.
Tralasciando ogni possibile battutina o riferimento al fatto che l'uomo è un'incognita già di suo, (almeno per se stesso XD) basterebbe sostituire i valori
X = Uomo
= Perfezione (come già visto sopra)
per pensare che,
forse,
la perfezione sta già nella tendenza alla perfezione,
e questo spiegherebbe "matematicamente" il continuo sforzo dell'essere umano che nella sua tendenza alla perfezione lungo il cammino della Vita, ha forse già raggiunto la Perfezione stessa.
(Emma ha suggerito: impeccabilità d'intenti = perfezione umana)
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